Grazie all’addominoplastica o dermolipectomia addominale è possibile ambire proprio a quell’addome tonico e snello.
In genere, si associa un addome rilassato e non bello a vedersi ad una dieta poco salutare, a stili di vita non equilibrati o all’assenza di attività fisica. Certo, questi elementi provocano l’accumulo di grasso nella parte centrale e bassa dell’addome e la conseguente perdita di tonicità della cute.
Viceversa, l’accumulo può essere dovuto anche agli sbalzi di peso repentini scatenati da un regime dietetico troppo duro. Infine, anche la gravidanza può avere come conseguenza la perdita del tono e dell’elasticità addominale.
Si tratta della correzione dei parametri estetici dell’addome: l’eliminazione dell’adipe e il recupero di tonicità e piattezza. La procedura prevede una doppia eliminazione: quella del grasso, tramite liposuzione, e quella della pelle in eccesso tramite chirurgia.
L’intervento può anche sistemare la diastasi della muscolatura retta che può avvenire in seguito alle gravidanze. In questi casi, si rivela un’ottima azione preventiva nei confronti delle ernie addominali.
Una serie di incontri con il chirurgo gettano le basi di un’addominoplastica di successo. Punto di partenza sono la visita preliminare e gli esami clinici volti a verificare la buona salute del paziente. Sarà inoltre necessario osservare alcune accortezze durante le settimane che precedono l’intervento.
In questa fase il chirurgo traccerà anche la “mappa” dell’intervento e potrà calcolarne la durata, che dipende dalla tipologia e dall’entità dell’inestetismo da correggere.
Si interviene con anestesia epidurale e “loco-regionale”, accompagnate da una sedazione intravenosa. Si tratta della soluzione più efficace e sicura. Una curiosità: la stessa tipologia viene impiegata durante i parti cesarei, e permette dopo l’operazione una ripresa veloce – quasi immediata.
A questo punto si effettua la liposuzione addominale e l’asportazione chirurgica di alcune parti del tessuto cutaneo, che avverrà tramite incisione. La pelle dell’addome viene poi tesa verso il pube, suturata e munita degli opportuni drenaggi.
L’addome operato viene fasciato: tale protezione rimarrà in posto per due settimane.
A questo punto, per ottenere l’addome snello, elastico e tonico che desideri, serve il tuo, di lavoro. Il tuo comportamento dopo l’operazione infatti è cruciale per la buona riuscita dell’addominoplastica. Dovrai infatti osservare con attenzione tutte le indicazioni che ti darà il chirurgo, e che riguardano la convalescenza. In breve:
In seguito all’intervento, potrai avvertire alcuni leggeri fastidi (gonfiore, infiltrazioni sanguigne sottocutanee, macchie livide). Non è nulla di doloroso, ma in ogni caso ti saranno prescritti i giusti medicinali. Trascorsa la prima settimana dall’intervento la situazione si normalizzerà, e inizierai ad apprezzare il risultato dell’intervento.
Le cicatrici, se curate secondo le indicazioni della critica e con l’adeguato riposo, risulteranno da subito molto sottili, e tenderanno a svanire con il tempo. Anche questa potrà comunque essere corretta chirurgicamente.
Sarà fondamentale trascorrere una convalescenza serena e riposante. Durante la convalescenza, che durerà due settimane, sono previste tre visite di controllo e medicazione.
I risultati dell’addominoplastica saranno visibili – e sorprendenti – già dopo le prime due settimane. Il tuo addome sarà finalmente sodo e compatto.
Questo intervento di chirurgia estetica agisce quando l’addome è adiposo e rilassato: l’accumulo di grasso, la pelle in eccesso, la muscolatura eccessivamente rilassata rappresentano gli elementi sui quali il chirurgo può lavorare. Sono gli stessi che riducono la chiarezza del punto vita e che deformano l’ombelico, ma che soprattutto si traducono spesso in un vero e proprio disagio psicologico, in un “non stare bene” con il proprio corpo.
Oltre ad un addome piatto, tonico e sodo, l’addominoplastica permette di recuperare serenità e autostima.
È possibile che i pazienti che soffrono di malattie croniche o che sono sottoposti a terapie farmacologiche non possano sottoporsi all’intervento.
Resta poi il fattore psicologico. Spesso, all’addominoplastica vengono associate aspettative molto grandi. Chi soffre di instabilità psicologica o depressione potrebbe “caricare” l’intervento di un peso eccessivo, o non vivere positivamente il tempo necessario al corpo per la corretta guarigione delle ferite (cicatrizzazione e completa scomparsa del gonfiore).
Solo i normali sintomi post-operatori legati all’intervento chirurgico: sensazione di gonfiore e comparsa di lividi sono normali, subito dopo l’intervento, e facilmente sopportabili con il ricorso a medicinali ad azione analgesica.
Diciamo che la risposta non è certa. Stando alle statistiche, a scegliere questo intervento sono soprattutto donne che hanno portato a termine una o più gravidanza, o hanno avuto un drastico calo di peso. In genere, viene eseguita su pazienti che hanno superato i quarant’anni.
Sempre secondo le statistiche, i pazienti che più frequentemente scelgono di effettuare una procedura di chirurgia estetica di questo tipo hanno già superato il quarantesimo anno di età.
Sì, e non solo: l’intervento di modellazione dell’addome è particolarmente indicato per le donne che hanno portato a termine una o più gravidanze, e tanto più se c’è stato un forte aumento di peso e una perdita della naturale elasticità della pelle.
In ogni caso, è bene aspettare alcuni mesi dal termine della gravidanza, per dare modo al corpo di smaltire i chili di troppo e stabilizzare il proprio peso.
No: Per un risultato soddisfacente e il più possibile permanente, conviene attendere la conclusione della dieta dimagrante.
Il risultato dell’intervento dipende da due fattori: abilità del chirurgo e rispetto, da parte del paziente, di un buon comportamento anche in seguito all’intervento. Se entrambi sono rispettati, il risultato sarà permanente.
La chirurgia estetica contemporanea è decisamente meno invasiva rispetto alle tecniche impiegate nel passato: anche rischi e complicanze dell’addominoplastica sono notevolmente ridotte, le loro probabilità basse.
L’intervento è in questo caso superficiale, essendo coinvolti soltanto i tessuti adiposi e cutanei esterni. Non si lavora in profondità, eccetto nel caso in cui serva agire sulla parete muscolare addominale (in qual caso si interverrà con particolare delicatezza, al fine di non provocare traumi).
Per i 15 giorni successivi all’intervento è consigliato non sforzare la parte operata ed evitare movimenti bruschi. Dopo questo tempo, potrai tornare a effettuare le normali attività quotidiane, sempre con un occhio di riguardo alla protezione dell’addome.
Il discorso cambia per quanto riguarda lo sport: può essere necessario attendere alcuni mesi prima di poter tornare in pista o in palestra.
Sì: il lifting dell’addome. Questo intervento di microchirurgia è indicato quando gli inestetismi – eccesso di adipe e di tessuto cutaneo – sono meno accentuati. Il lifting addominale microchirurgico prevede l’asportazione di una modesta quantità di tessuto adiposo. In tre sedute permette di ripristinare l’elasticità della zona addominale, senza lasciare segni evidenti o cicatrici.
I trattamenti e le consulenze che desideri presso HTM New Age viene effettuato dal Dott. Domenico Miccolis ed il suo staff.